Dalla raccolta: Con i gatti rimasti canto ancora, 2008
Ho mescolato al caos
una scintilla di speranza
e gli scheletri malati di civilismo
son fuggiti con l’angoscia
Febbri e non sensi
percorrono il tempo e le sue strade
mentre sostituisco al vociare
il silenzio penetrante
Ritrovo le ossa stanche
della vita
afferrando appena
il ramo di un salice nascente
L’odore delle rose
mescolato al canto
rallegra la visione di una nuova immagine
ferma lì
da non azzannare
né sfiorare
Molto intensa
Ciao Marino, grazie
Emily