Sulle mani dell’aurora. Poesia tratta dalla raccolta: La notte del pavone, 2010
Mentre risalgo su fra movenze pacate del giorno,
mi trovo a pensarti.
Quante parole si perdono anche nel tacere.
Scorgo pietre scalfite dal tempo
e sguardi stanchi.
I viali conservano qualcosa di fanciullesco.
Il mio animo pesca perle, oggi.
Vorrei parlarti
raccontarti delle valli che qui vestono il giorno.
Ma non oso.
Le parole spesso hanno il volto abbronzato, sai?
Altre volte mi sono straniere.
Vorrei strappare al mare un silenzio non troppo lontano
e lasciarlo cadere
sulle le mani dell’aurora
Sei un vulcano. Un bel sito
Bravissima
Bellissima
Bravissima
Grazie Gianna un saluto e abbi cura di te
Emily
Bellissima e la chiusura è magistrale
Che bella. Una poesia intensa e straordinaria
Una poesia molto bella