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Prisco e la terra dei coralli

Prisco e la terra dei coralli. I racconti di Teo, 1987

A mio nonno piacevano le cose fantastiche proprio come a me.
La mia famiglia è sempre stata un po’ strana e si è interessata a  
tante cose belle.
Orbene, mio nonno mi regalò una macchina speciale.
Con questa, potevo andare dove volevo. E’ bello poter viaggiare fra le nuvole o  in fondo al mare, oppure in terre deserte….
Che meraviglia!
Ho sempre viaggiato molto e ho tante cose da raccontarvi.
Un giorno decisi di andare ad esplorare gli abissi del mare.
Il  grande e misterioso mare.
Fu un viaggio lungo ed unico.
Ora vi racconto di quando capitai nella terra dei coralli.
Mi ritrovai proprio in una vera e propria colonia di coralli.  
Sì, nell’Oceano Indiano e lì si che ci sono tanti coralli. Quanti colori! Che cosa stupenda!

Prisco e la terra dei coralli

Sembravano dei fiori strani. All’inizio mi sembrarono tranquilli.
Ma pensate un po’, appena passò un piccolo animaletto lo catturarono.
Proprio durante questo viaggio conobbi Prisco.
Prisco è un verme solitario. Ho impiegato diversi giorni per poter  
parlare con Prisco. Non dà facilmente confidenza.
Si nasconde continuamente. Ma se uno riesce a farci amicizia e, non vi nascondo è un’impresa, è uno spasso!
– Buon giorno, finalmente ti si vede – gli dissi un giorno mentre  
gironzolavo alla ricerca di novità.
– Uh – si limitò a dire Prisco.
– Sei di cattivo umore, oggi? – Che fai non rispondi? – continuai.
Non riuscivo ad avere risposta.

Prisco e la terra dei coralli


Intanto Prisco mi guardava con la coda dell’occhio e continuava a far  
finta di niente come se mi ignorasse.
– Abiti in un bellissimo corallo, sai? – constatai con meraviglia.
– Uh…. Ti piace davvero? –
– Sì, sì, molto.
Dopo una breve pausa gli dissi – Ho  viaggiato tanto, ho visto tanti coralli ma il tuo è proprio speciale.
– Uh. Anch’io vado in giro – mi interruppe lui.
– Io sono Teo e tu? – gli chiesi.
– Uh…Pri… Prisco. È così che mi chiamano quaggiù.
In verità sapevo già il suo nome, me lo aveva confidato una  
conchiglia.
– Bene Prisco, verrò a farti visita di tanto in tanto se ti fa piacere.
– Uh…Fai come vuoi… Quando riposo, però, non disturbarmi.
– Non ti preoccupare. Tu mi racconti le tue avventure ed io le mie. 
Vuoi?
– Ma… a chi può interessare un povero verme come me – disse Prisco  
con tristezza.
– A me interessi molto invece. Davvero. Hai non so che di misterioso  
e sei anche simpaticamente burbero.
– Uh… Uh… – fece Prisco.
Finalmente avevo fatto amicizia con lui.
Mi confidò diversi segreti e sapeva anche tante belle storie sugli  
animali e sui marinai.
Rimasi lì per diversi giorni poi ripresi il mio viaggio.
Anche Prisco cominciava a muoversi con il suo corallo.

Alla prossima e abbi cura di te,
Emily

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18 Comments

  1. Bravissima e complimenti
    Tobia

  2. Teresa says:

    Davvero un bel racconto e un sito interessante

  3. Biagina says:

    Bellissimo

  4. Prisco says:

    Non ci crederai ma mi chiamo Prisco pure io!
    Prisco Angelini

  5. Letizia says:

    Mi piacciono una cifra questi tuoi racconti

  6. Melissa says:

    Brava
    Buona serata
    Melissa

  7. Bello e colorato

  8. Alla prossima Emily ciao

  9. Ciao

  10. Un viaggio nella fantasia

  11. Bella storia

  12. Cinzia says:

    Ciao Emily

  13. Mi sono imbattuto in questo sito navigando…
    Onorato di conoscerti
    Paco

  14. Bella

  15. Sandrella says:

    Brava e buon lavoro

  16. Buona domenica

  17. Complimenti

  18. Complimenti

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