Le mani sporche di colore e inchiostro
Prima Parte
Raccolta di Poesie, 2006
Pesa questo mare
che travolge e lento infuria
Quanta acqua
tra le fontane
e lo spazio delle nuvole…
Sola nella notte
distendo pochi pensieri
come tappeti
all’inizio della foresta
Le mani sporche di colore e inchiostro…
Sulle bancarelle delle parole
ho incontrato
un desiderio
che in balìa del mare
si allontana
ogni giorno dal porto
Il frenetico vociare
del giorno appassito
lascia sulla via
un commercio di lamenti
e pianti
Le mani sporche di colore e inchiostro…
Ho levato le vele
della mia spossatezza
perché la tua voce
non giunge più chiara
e se un grido si commuove
è il mio
che immagina di udire
il tuo
Sulla scena oscura
di questo mondo
non ho occhi
né più mi raffiguro altro…
Il cattivo gusto
fascia corpi senza pensieri
apparenti…
E’ nascosta la gente
dietro le illusioni
di un niente senza voce
In questa ora
abbandonato il silenzio
nelle le mie mani
è un dono
niente è mio
se non il tormento
che non tramonta
e sui prati di fuoco
il cielo scolora
dietro le nubi cieche
Le mani sporche di colore e inchiostro Prima parte
Sono sola nel mare
che alle ombre
semina la sera
e attendo la notte
fra le dolci note
di quel canto lontano
Le parole le ho sepolte
una ad una
e cerco misericordia
in preghiere così torride
che feriscono
Le mani sporche di colore e inchiostro
Prima parte
Cammino fra le tombe
con il silenzio
per compagno
e sono malate le lacrime
abbandonate con i fiori secchi
dell’estate
In silenzio il flauto
cerca quegli astri
che si nascosero
un tempo
perché la pioggia
tormenta ancora
l’anima mia
e i flutti del giorno
scavano pian piano
senza rimpianti
Le ombre spezzate
alle tremule luci
creano rigagnoli
di poesia
e rifugio lì dove
le terre aride
lasciano giovani piante
Le mani sporche di colore e inchiostro
Prima parte
Ho creato un sogno
come un eroe
senza tempo né scena
per far vivere una epoca
dai colori naïf
Ho udito il vento scuro
della sera
per sostare
sotto le tristi tende
del mio deserto
e l’ho inseguito
con le mani sanguinanti
di parole
per andare muta
oltre questo streggente stupore
Viaggio sulla sella
del vento
per pregare con le parole
vestite di cielo
E nel sonno del mio viaggio
piano affondo il respiro
nella terra della notte
verso oriente
la stella mi accompagna
là dove è lento
ogni respiro
È rimasto quel suono
che mai dimenticherò
e lascio che piano si allontani
come un esule
perché so che vivo
senza patria
né bandiera
amica del cielo e del mare
con il mantello di tutti
gli anni sul cuore
La notte calpestata
dai lumi apparsi
oltre i veli della sera
apre il cuore
come una fanciulla
in attesa
E le stelle
ai balconi del cielo
fioriscono di sogni
Se per qualche cammino
dovessi continuare
a cercare
mi fermerei sotto quel salice
adolescente
compagno di pomeriggi
senza tempo
Le conchiglie giganti
troverebbero le ombre dei pennelli
Con le sabbie dei colori
resterei a chiedermi niente
Nel convento del mio cuore
sono entrata incerta
perché l’amore
chiede all’alba
di giacere
sotto le stelle
e al vento
di camminare con le nuvole
Le capanne del ricordo
hanno aperto qualche fessura
Così incerta
sono andata via
perché io sono e non sono….
Molto bello complimenti
Beatrice grazie e abbi cura di te
Emily
Che metaviglia!
Annalisa grazie e abbi cura di te
Emily