di Rebecca Bannò
Romanzo fantasy, 2005
Introduzione
«Non sono un uomo saggio, ma un uomo forte e so distinguere il bene dal male.
Arrenditi e farò in modo che tu sia giudicato equamente, resisti, ed io porrò fine alla tua tirannia e alla tua vita.
Le stelle e i profeti hanno da lungo predetto che un giorno le forze della giustizia verranno a sconfiggere tutto ciò che è malvagio.
Sono venuto fin qui dalle Terre Selvagge per annunciartelo: quel giorno è arrivato!
Hai tenuto schiava questa gente con l’ignoranza, mantenendo le loro menti piccole e le loro vite per poter ingrassare il tuo stesso ventre.
Non posso tollerare una simile malvagità e vengo a portare la luce della conoscenza a tutti coloro che desiderano vedere.
Nascondi la tua crudeltà è dietro a porte sbarrate.
Striscia sottoterra, cospira pure nella terra dei morti se lo desideri, non ti porterà a nulla.
Puoi nascondere la tua sclleratezza alla luce del sole invincibile, ma ho appreso da molto tempo come prevenire tali sotterfugi.
Anche se sopravivverai all’ira degli uomini, dovrai rispondere comunque al Cielo».
Hola Rebecca, Ti commento dalla Spagna!
Considerando che hai scritto questo libro quando avevi ancora 15 anni… ne hai di FANTASIA!
Sei stata bravissima!
Se il tuo libro l’avesse pubblicato un Editore al di fuori dell’Italia… a quest’ora sarebbe già una pellicola… e tu, sicuramente più ricca in denaro.
Ma questo evidentemente non è quello che importa nella vita.
Io so che Tu SEI GRANDE a prescindere!
Ti conobbi alla LUMSA, dove Ti sei laureata con 110 e lode con una Tesi su “HILDEGARD VON BINGEN”: un’altra Donna Grande anche Lei!
Coraggio! Hai una buona vena di Scrittrice… e sarò lieto di seguirTi qualora scrivessi un’altra Opera…
Mi piace perciò intendo seguire a leggerlo