Dalla raccolta: Leggende animalesche, 2020
La prima mosca
Tantissimi ma tantissimi anni fa, venne al mondo la prima mosca e ben non sapeva volare. Doveva imparare.
Cadeva sempre: una volta sul terreno bagnato, un’altra su quello caldo dell’estate, in uno stagno oppure su una cacca. Eh già.
Cadde su una un poco liquida e non c’era verso di venirne fuori tanto che pensò: Qui nella merda morirò.
Si mise a piangere così forte che nessuno le fece caso.
Però, passò di lì, la fata degli asini ed aveva una certa compassione per tutti gli animali, senza eccezioni.
Che ti è successo?
Aiutami, per favore, non ho ali buone e sono ancora molto giovane.
La fata provò tanta pena e l’aiutò.
In cambio chiese la disponibilità della mosca in caso servisse aiuto.
La mosca accettò senza esitare.
Si sa, quando si è nei guai, i patti non hanno né occhi né orecchie ma solo la bocca della menzogna.
La prima mosca
Trascorse del tempo, l’insetto era diventato piuttosto bravo a volare e, a non cadere, soprattutto nelle cacche.
Un giorno, la fata passeggiava proprio dove la mosca stava molestando un povero asino. La chiamò e quella fece finta di non sentire e, per non farsi vedere, si nascose sotto la coda dell’animale.
La fata la chiamò una, due, tre, fino a più di dieci volte.
La mosca continuò a far finta di niente.
Anzi, prima di nascondersi sotto la coda, era passata pure dentro l’orecchio del povero asino e lo aveva minacciato:
“Se dici che sto qui non ti lascerò mai più in pace”.
Il somaro che era amico della fata, segnalò, con il muso, dove era nascosta la mosca.
La fata toccò l’asino sulla pancia che scaricò come mai aveva fatto in vita sua e la mosca si ritrovò in un mare di escrementi.
Arrabbiata, puzzolente, indignata, promise che mai avrebbe dato tregua al povero somaro.
La fata la punì e le disse che la sua rovina sarebbe stata nella cacca e che sempre lì, in un modo o in un altro, sarebbe finita suscitando il disprezzo di chiunque sulla faccia della terra.
Davvero un beli sito, belle immagini anche. Complimenti e tanti saluti
Bacco
Emily, sei bravissima e tanti auguri per il tuo lavoro
Emily scrivi su qualsiasi cosa
Bravissima
La vendetta delle mosche è il seguito di questa storia? Brava e complimenti per il blog