Dalla raccolta: E il salice cantò, 1990-2004
Ho scalato rocce nella mia vita
arrampicandomi come una peana
su pareti tortuose
aggrappandomi alle corde della speranza
con mani sempre ferite
senza trovare mai
quello che cercavo
Poi all’improvviso
mentre stai per guardare altrove
dalle nubi del giorno
appare l’illusione
e non hai nemmeno il tempo di pensare
Oddio esiste davvero…
Ma ancor più velocemente
quella se ne va
guardandomi con un sorriso beffardo
Allora
mi lascio andare
mollo ogni presa
e precipito nel vuoto
aggrappandomi
ancora una volta
ad un’altra lustra
Una sensazione che hai espresso in versi molto bene
Ciao Emily come stai?
Sto bene, Federico e tu?
Un saluto
Emily