Dalla raccolta: Filastrocche elefantose. Roma, 1976-1978
C’era una volta
uno che era ad una svolta
S’era stufato di essere chiamato grasso elefante
s’inventò un paio di passi di danza provando ad essere elegante
Tra l’altro cercava una vita leggera e lieta
senza pensarci troppo iniziò una dieta
Voleva una figura snella
come quelle della Lorella
una ragazzina capricciosa e impertinente
che a disprezzarlo non gli risparmiava niente
Due più due fa quattro e fu così
che il giorno cinque partì
Ma fece i conti senza l’oste
perché riuscì solo a raggiungere le coste
Voleva imbarcarsi su una nave di nome Bella
poteva essere la sua chance quella
Ma il capitano si spaventò
ed energico gli disse: NO!
Piangendo per la via
incontrò una che conosceva la magia
Mi vorrei imbarcare
ma nessuno vuole: che posso fare?
Ho una soluzione, disse la maga, ti posso trasformare
da elefante terrestre a quello di mare!
Tutto si preparò e tanto fu detto
che all’elefante parve perfetto
La sorpresa fu sconvolgente e vera
che a raccontarlo non ci si credeva
Della proboscide quasi niente rimaneva…
Nelle acque limpide si specchiava
ma pace non si dava
Si buttò giù cadde accasciato
essere vanitoso quanto gli era costato!
Bravissima e tanti saluti
Ron
Grazie Ron
Un saluto
Emily
Le filastrocche…mi fanno pensare alla mia infanzia
Anche per me è così. Grazie.
Un saluto
Emily
Simpatica
Grazie Marco
Un saluto
Emily
Carina…
Saluti da Emma
Ciao Emma, grazie
Un saluto
Emily
Capitato qui per caso
Mi piace questo sito
Grazie Priamo e benvenuto
Emily
Mi sono sempre piaciute le filastrocche
Grzie Vilma
Un saluto
Emily