Dalla raccolta: E il salice cantò, 1990-2004
Penso che il mio peregrinare
sia senzo tempo e senza luogo
poiché nessun rifugio
accoglie il mio silenzio
e ovunque soccombono
questi canti smarriti
Nell’oscurità del gemito
non trovo ristoro
e melodie nuove
intona il mio cuore