Dalla raccolta: E il salice cantò, 1990-2004
Nella debolezza
di febbri e cecità
ritrovo gocce di solitarie parole
che mi attendono
Sulla soglia della giornata
frasi immortali
munite di carta e inchiostro
mi sovvengono
nelle attenzioni fortuite
tremanti in disincantate
follie
in agguato
Nottempo
tenace
disarmata
Sicuramente hai fatto un gran lavoro e complimenti
Ciao passavo di qui…