Dai salici prendete le vostre cetre.
Poesia tratta dalla raccolta: E il salice cantò, 1990-2004
In una società
come la nostra
dove esistono ancora
gli extra di qualcosa
o i clandestini
dove all’uomo
non è permesso
di abitare la terra
dove le persone
sono merce
e gli indifesi sfruttati
dove le donne
sono violate
dove l’ingiustizia
è spiegazione
dove guerra
è contrario di pace
dove gli intellettuali
dormono dietro
muri trasparenti
dove i bambini
hanno come culla
cassonetti della strada
o della burocrazia
Che i poeti
prendano
le loro cetre
e cantino
che le loro voci
risuonino su tutto il pianeta
affinché si risveglino
gli addormentati del nostro tempo
affinché si comprenda
che tra il distruggere
e il morire
esiste un’altra possibilità
Vivere…
Bravissima e complimenti anche per il sito
Saluti
Anna Molino
Grazie Anna un saluto
Emily
Una poesia stupenda e profonda
Grazie Raul e benvenuto
Un saluto, Emily
Grazie Raul un saluto e abbi cura di te
Emily
Bravissima!!!
Certo VIVERE!!!