Tu sei figlio di Dio
Premessa
Il testo che vi accingete a leggere, è stato scritto all’inizio degli anni Ottanta, quando ero una giovane mamma. Lo pubblicai tagliandone alcune parti, qualche anno fa, su un giornale diocesano. Le persone che ebbero modo di leggerlo, mi pregarono di riproporlo in una veste editoriale differente. Dopo averci pensato per un certo tempo, ecco che ho deciso di pubblicarlo, nella sua forma integrale. Avevo poco più di venti anni quando lo composi e lo trovo ancora valido per il messaggio che intendevo trasmettere.
Dedico questo scritto ai miei figli.
Cinzia Tomassini
Tu sei figlio di Dio
Figlio mio, custodisci nel cuore il ricordo della tua fanciullezza. Ricordati dell’amore che Dio ci ha donato sin dall’inizio dei tempi e per il quale ci siamo trovati insieme. Figlio mio, ti vedo crescere. Ogni giorno è per te una novità, una nuova scoperta, una esperienza tanto interessante. Ogni giorno ti vedo impegnato con tutto il tuo piccolo essere a vivere.
E che sete di vivere hai, piccolo mio.
È una vita che costruiamo insieme e insieme a noi c’è il nostro Dio che ci custodisce e ci protegge.
Lui penserà a portarti, caro, dove io non sono capace e tu permettigli di farlo.
Tu sei intelligente, scoprirai un giorno di essere forte, di avere una grande volontà, di essere creativo…
Tu sei figlio di Dio
Un giorno crescerai e già stai cominciando…
Dovrai fare le tue scelte, avrai le tue responsabilità, dovrai fare i conti con il resto del mondo e seriamente.
Ti porrai tante domande. Sii sempre te stesso. Non cercare di metterti una maschera, non ti vergognare mai di essere un figlio di Dio.
Sì, sei suo figlio. Spesso, mio caro, ti sentirai stanco, afflitto e anche un fallito. Perderai la fiducia in tutto e in tutti e anche in te. Molti ti tradiranno. Appoggiati a Dio: sarà l’Unico ad esserti fedele. Forse anch’io ti deluderò.
Forse, non sarò sempre una brava madre e non saprò neanche capirti. Non disperiamo figlio mio.
Non saremo mai soli, non sarai mai solo, Dio abita in te.
Cozzerai contro un mondo diverso dal tuo.
Sarai un grande sognatore e piangerai quando vedrai morire i tuoi sogni…
Ti dispererai, figlio mio. Saprò capirti? Crescerai, crescerai e anche con sofferenza.
Ma dopo ogni tempesta,torna il sereno. Vai sempre avanti. Non camminare come un cieco o peggio ancora come uno che non vuol vedere. È un cammino questo che vale la pena percorrerlo.
Ti accorgerai di avere tanto bisogno di amore. Tutti noi ne abbiamo un gran bisogno e questo è tutto un mondo che ha tanta sete di amore. Ma non sostare ai margini della vita per elemosinare. Nelle tue preghiere chiedi al Signore di donarti la Pazienza.
Spesso vogliamo tutto e subito. E questo non è proprio possibile. Ma la Pazienza che è la nostra cara compagna nella vita, ti aiuterà a capire o ad accettare di non poter capire, a saper aspettare.
Tu sei figlio di Dio
Dio saprà condurti e spesso ti porterà per strade sconosciute… ma fidati di Lui, caro.
Ricordati solo e sempre che è un Padre d’Amore. Ricordati della misericordia che ha avuto con i tuoi genitori, l’avrà anche con te.
Il Suo Amore non ha limiti, non è un uomo. Facciamo parte tutti di un piano, abbiamo tutti una grande missione su questa terra.
Siamo come petali di un fiore e insieme formiamo la corolla. Chiedi al tuo Padre Celeste di farti avere con gli altri la stessa misericordia che Lui ha con te. Chiedigli di donarti la fedeltà perché scoprirai che questo è un dono importante, quanto raro. Vivere nella fedeltà, significa vivere nella grazia.
La ricchezza, figlio, non te la dà il denaro. Non è importante quel che hai, quel che possiedi ma è importante chi sei, il rapporto che hai con gli altri e il rispetto che hai di te stesso.
È importante quanto ami e se ami. Imparerai quanto sia importante conoscere il silenzio, fare silenzio dentro se stessi. Un dono importante è anche saper ascoltare. Siamo spesso tanto frastornati, e spesso ci lasciamo frastornare tanto da non riconoscere le cose che veramente contano. Se non impariamo a stare in silenzio ci lasciamo sfuggire i momenti migliori. Non potremo cogliere i particolari tanto preziosi che la vita ci vuol regalare. Sei ancora ai primi passi, tesoro mio, ma per te è già cominciato il cammino da quando Lui ti ha concepito.
Tu sei figlio di Dio
Forse avrai fretta di crescere perché credi che essere grande è poter tutto ed è avere tutto. E solo quando sarai cresciuto ricorderai con nostalgia la tua fanciullezza e qualche volta, forse vorrai tornare bambino.
Ma spero che tu conserverai qualcosa di fanciullo nel tuo cuore, sempre. Soprattutto spero che ti rivolgerai a Dio con il cuore di un fanciullo. Non ti vergognare se avrai paura, rivolgiti a Dio e chiedigli aiuto. Impara ad apprezzare il presente, il domani non ci appartiene. Vivi la vita ogni giorno e vivila davvero. Sii sempre un giocatore leale: è bello vincere, ma che conquista imparare a conoscere le proprie debolezze!
Vivere, è vivere pienamente.
Non crederti mai un “arrivato” o non credere di aver capito tutto perché molto spesso ti troverai a ricominciare e ogni volta sarà sempre una esperienza nuova. Sii umile e saprai chiedere e chi sa chiedere, verrà esaudito e soprattutto, chiedi con fede.
Loda Dio nella tempesta e nel sereno. Chiedi a Dio di donarti la gioia di pregare e con la preghiera la gioia di lodarlo e con la lode la gioia di vivere e con la vita la gioia di amare. Non sarai solo perché nessuno è solo al mondo, credimi: non è solo neanche chi crede veramente di esserlo, neanche chi è disperato e ha la morte dentro…
Dio è Dio anche per l’ultimo uomo di questa terra. Per chi ci ha creati nessuno di noi è l’ultimo. Gesù è morto per ognuno di noi e senza distinzione di lingua, di provenienza, o cultura o ceto sociale o aspetto fisico.
Ogni giorno sii disposto a nascere ancora una volta. Non aver paura di ravvederti.
Riconosci i tuoi errori… Non lasciare che il Signore passi invano nella tua vita. Non avere la presunzione di crederti migliore degli altri. Non fare della tua vita una cosa insignificante. Da’ un senso vero alla vita che ti è stata donata. La vita non ci appartiene: ne siamo i custodi, non i padroni. La vita appartiene al Padre.
Non pensare a Dio come a qualcuno che ci ha dato delle leggi. Noi abbiamo conosciuto l’Amore. Ama!
L’Amore non conosce egoismi. Metti a disposizione i doni di Dio. Metti a disposizione la tua vita senza distruggerla. Abbi rispetto del tuo corpo, esso è prezioso ed è anche tempio dello Spirito Santo.
Tu sei figlio di Dio
Volgi lo sguardo alla croce di Cristo che si è fatto uomo, ha preso su di sé tutti i nostri peccati.
Lui ti insegnerà la via che porta all’Amore. Per amare bisogna avere il cuore di Dio. Ciò che chiedo nelle preghiere è che tu, figlio, possa essere e vivere come un cristiano. Il cristiano conosce il mondo in cui vive, conosce il tempo e le tribolazioni, gli errori, il male che lo affliggono. Ma conosce anche la donazione, il perdono, l’Amore.
Chiedi al Signore la forza di amare, da solo non potrai mai farcela: non credere che sia semplice. Chiedi al Signore la carità, la gioia del servizio. Lava i piedi soprattutto al tuo nemico.
Quello che la pensa in modo diverso dal nostro e ci ostacola o ci fa del male, è sempre un nostro nemico.
I cristiani, amano il loro nemici e per loro, pregano. Non lasciarti morire per avarizia. Chiedi a Dio di fermarsi nella tua vita, tu attendilo, sii sempre attento, vigile. Ascolta la Sua Parola. Vedrai che la fede viene dall’ascolto: perché la Sua Parola si compia in te. Vivi da santo quaggiù. Non sono stata io a darti la vita.
Non ti ho creato io. Dio ha permesso che tuo padre ed io mettessimo nella Sua fedeltà e nella Sua volontà, il nostro Sì.
Figlio, mi meraviglio nel guardarti e ringrazio Dio. Che gratitudine!
Dio mi ha amata immensamente… e mi ha regalato te.
Che dono stupendo ha fatto a me e a tuo padre. Ti aiuteremo in questa crescita. Dio ha scelto noi per te e ha scelto te per noi. Non c’è nessun altro che sa rispettare la tua libertà come Lui. Io non so amarti così, figlio mio, te l’assicuro… Sempre ti sosterrà la preghiera. Lascia parlare il tuo cuore, senza disprezzare la tua intelligenza. Ricordati che Dio ti conosce. Ti troverai ad un certo punto del tuo cammino nel deserto.
Lì, sperimenterai il fallimento, il dolore, l’angoscia, la tua fragilità. Ciò sarà importante.
Nell’abbandono, abbandonati a Dio. Sperimenterai le tentazioni, la più grande è quella del denaro: il cancro del mondo.
Tu sei figlio di Dio
Dall’attaccamento al denaro viene solo l’infelicità, la morte dell’anima. La nostra storia ci insegna a capire chi siamo veramente. È tutto un cammino questo che ci conduce alla salvezza.
Dio ti aiuta a conoscerti attraverso le persone che ti sono accanto. Ma con Lui accanto non avrai paura di scoprire quello strano buio che ti circonda. Arriverai a dei momenti in cui non ce la farai più: ma niente viene per caso e anche il soffrire nasconde un insegnamento che ci è dato di comprendere molto lentamente.
Sarà una lotta dura, perché spesso vogliamo metterci al posto di Dio e nella superbia, giudichiamo anche Lui. Pieni di slancio, pronti a tradire. Siamo così. Ma non condannarti. Se non lo fa Lui, perché dovresti farlo tu?
Ogni volta che sopprimiamo un feto, così lo chiamano, in realtà abbiamo ucciso una vita e uccidiamo anche la nostra. La vita è un bene immenso, così come la pace Ed io amo la pace perché amo la vita. Se la nostra ultima parola dinanzi la morte può essere Così sia, ricordati che quella di Dio è la vita eterna, perché la morte non è l’ultimo atto. Noi siamo stati creati per la vita e non per la morte.
Beati quei genitori che hanno riposto la loro speranza nel cuore di colui che ha creato la vita. Beati quei genitori che lasciano coincidere i piani per i loro figli con quelli di Dio. Santi quei genitori che compiono la volontà di Dio nei loro figli. Santi quei genitori che, innamorati di Dio, generano due volte: una nella carne, l’altra nella fede.
Ai miei figli vorrei regalare la speranza
i colori accesi della passione
che fa l’uomo leale e amante della vita
Ai miei figli vorrei regalare un cuore poeta
perché possano esprimere parole di pace
Ai miei figli vorrei regalare le sette note e la fantasia
perché imparino a cantare quando arriva la sera
Ai miei figli vorrei regalare il fiore della gioia
perché imparino a sorridere a chi è meno fortunato di loro donando così un petalo di coraggio
Ai miei figli vorrei donare le radici della gratitudine
perché imparino che ringraziare è l’incenso dell’umiltà
Ai miei figli vorrei regalare lo stupore del dono
perché imparino che donarsi non fa morire
Ai miei figli vorrei donare tutta la mia vita
affinché ne conoscano una più grande che aprirà loro il cielo
Una meraviglia assoluta
Stupendo
Un testo intenso e bellissimo
Ciao Emily l ho letto d un fiato
Mi hai commossa
Un messaggio bellissimo
Bello bello grazie
Che bella lettera, una specie di testamento spirituale. Davvero meritevole
Complimenti. Il sito non è bello solo per gli scritti ma anche per le immagini. Voglio dire anche le immagini che queste parole creano
Una lettera stupenda. Un saluto da chi ti segue con tanto affetto
Petronilla