Dalla raccolta: Canti candelari. Candelaria, 2015
Così il Teide nell’oceano di vento
appartato allo sguardo
sta dietro ad un velo di alberi e silenzi
Sangue striato all’improvviso s’appressa
e il cielo freddo incendia
un grido squarciato nelle viscere della terra
nel corpo nudo di un suono languido
Cambia l’aria
che mente al pellegrino ignaro
e crea fughe d’oro
quando la luna si accende sospesa
l’isola pigra si copre
con fiori e preghiere
Dorme la polvere
del giorno che lento scompare
Bravissima
Il Teide…eh Tenerife che bella
Scusa volevo scrivere Marianna
Ciao
Bellissimo questo sito e le poesie sono stupende
Marianna
Meravigliosa poesia
Ciao come stai, bello questo sito